lunedì 7 agosto 2017

LA VITA E LE OPERE DI GUSTAV KLIMT: RIASSUNTO IN DUE MINUTI (DI ARTE)

Eleganza, sensualità, evanescenza: nelle opere di Gustav Klimt riecheggia la voce dielle atmosfere magiche di un’epoca che forse non è mai esistita ma che molti ricordano col nome di “Belle Epoque”, anche se forse poi così bella non lo era davvero, visto che no fu che il preludio di una delle guerre più crudeli che la storia ricordi.

Prima però che il mondo si sporcasse le mani di sangue c’era ancora spazio per il sogno, per le linee sinuose e delicate e per quelle donne bellissime che Klimt amava ritrarre nei suoi quadri e di cui amava circondarsi.
Tutti conoscono Klimt per la sua opera più famosa, quel “bacio” finito su tazzine, poster e copertine di block notes,  ma la produzione pittorica di Klimt è numerosa così come intensa è stata la sua vita, dedicata interamente all’arte (pare dipingesse da mattina a sera). Ho provato a riassumerla in 10 punti, da leggere in due minuti.

 LA VITA E LE OPERE DI GUSTAV KLIMT: RIASSUNTO IN DUE MINUTI (DI ARTE)

1. Gustav Klimt (1862 – 1918) è considerato uno dei più importanti pittori austriaci ed uno degli artisti più rappresentativi dell’Art Nouveau, stile artistico conosciuto in Italia con il nome di “Stile Liberty”.
2. Il passaggio di Klimt all’Art Nouveau avviene in modo burrascoso, tamite la cosiddetta “Secessione Viennese”.
Insieme ad Egon Schiele e ad altri giovani artisti talentuosi, Gustav Klimt si ribella ai rigidi canoni imposti dall’Accademia di Belle Arti di Vienna, simbolo della cultura ufficiale dell’epoca, per abbracciare gli stili e le tematiche più innovativi di fine Ottocento, tra cui l’Art Nouveau che lo ha reso celebre.

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Gustav Klimt, Danae, 1907-1908, olio su tela, 77×83 cm, collezione privata, Vienna

3. Eleganza decorativa, linee dolci e sinuose, soggetti ispirati alla natura o a mondi lontani e mitologici, vagamente onirici: sono questi i capisaldi dell’Art Nouveauche Klimt fa proprio, arricchendoli con il suo tocco inconfondibile.
4. Le opere di Klimt si caratterizzano per il tratto morbido e le curve armoniche dei suoi soggetti, in cui si combinano astrazione, eleganza e decorazione. Le donne di Klimt sono eteree, dolci, romantiche ma al contempo dotate di una sensuale malizia.
5. Le figure femminili ritratte da Klimt spesso riprendono il tema della “Femme Fatale”, come nelle opere Giuditta I (del 1901, a lato) e Giuditta II (o Salomè, del 1909). Del resto la sensualità delle donne di Klimt traspare al punto che i contemporanei consideravano i nudi dei suoi dipinti eccessivi e talvolta scandalosi.
Del resto Klimt nutriva una profonda ammirazione per il corpo femminile. La leggenda vuole che l’artista, al culmine della carriera, pretendesse che nel suo studio ci fossero sempre due o tre modelle completamente nude, così da poter trarre ispirazione.

Gustav Klimt, Giuditta I
Gustav Klimt, Giuditta I, 1901, olio su tela, 84×42 cm, Österreichische Galerie Belvedere, Vienna

6. La passione per le donne di Klimt a dire il vero trascendeva l’ambito puramente artistico. Il maestro dell’Art Nouveau è il padre riconosciuto di almeno 14 figli nati da numerosi flirt con donne di ogni classe sociale, ma c’è chi dice che la progenie di Klimt sia molto più vasta.
7. Pare che Klimt fosse anche un grande amante dei gatti che si aggiravano sornioni nel suo studio mentre realizzava i suoi capolavori.
8. La sua opera più nota è sicuramente II bacio, esposto per la prima volta nel 1908 e oggi custodito nella Österreichisch Galerie del Belvedere di Vienna.
L’opera colpisce lo spettatore per il modo in cui l’uomo e la donna si congiungono teneramente, in un abbraccio dolcissimo che dura per sempre. Sono due universi contrapposti che vengono uniti dall’amore: da un lato le mani dure e spigolose dell’uomo, dall’altro il volto delicato e diafano della donna, da un lato le righe che compongono la tunica dell’uomo, dall’altro i cerchi colorati della donna. Eppure queste due figure si congiungono in solo essere perfetto nel romanticismo di un gesto.

Gustav Klimt, Il Bacio
Gustav Klimt, Il Bacio, 1907-1908, olio su tela, 180×180 cm, Österreichische Galerie Belvedere, Vienna

9. L’opera si colloca nel “Periodo aureo” della sua produzione in cui Klimt fa largo uso di tonalità dorate. Pare che l’ispirazione derivi da un viaggio in Italia, durante il quale l’artista ha avuto la possibilità di ammirare gli splendidi mosaici bizantini che rendono meravigliose le volte della Basilica di San Marco a Venezia.
10. Se volete scoprire di più su Gustav Klimt, potete vedere il film “Klimt“, del regista Raul Ruiz, girato nel 2006.
“Non c’è nulla così speciale da vedere quando mi si guarda. Sono un pittore che dipinge giorno dopo giorno, dalla mattina alla sera: immagini figure e paesaggi, più raramente ritratti.” (Gustav Klimt)

Klimt, Bisce d'acqua II
Gustav Klimt, Bisce d’acqua II, 1904-1907, olio su tela

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